Per lungo tempo si è ritenuto che gli abitanti della penisola italiana avessero un ruolo marginale nella storia della schiavitù atlantica. Il progetto BlackItaly si propone di rivedere radicalmente questa prospettiva, rivelando i profondi legami tra l’Italia e il sistema schiavista atlantico dal tardo Quattrocento – quando gli schiavi neri iniziarono a giungere in Europa attraverso le rotte atlantiche – fino all’Ottocento, nel cuore del dibattito abolizionista. Attraverso lo studio del coinvolgimento di mercanti, banchieri e investitori italiani, il recupero delle storie di africani ridotti in schiavitù nelle città italiane e l’analisi delle idee pro o contro la schiavitù circolanti nella penisola, BlackItaly colloca l’Italia in un contesto globale.
Lo storico Claudio Ferlan intervista Federica Morelli (entrambi ricercatori presso l’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler) per raccontare il progetto di ricerca.
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